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Giardini su grattacieli: una proposta di architettura sostenibile

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La simbiosi architettura-natura è sempre più ricorrente negli edifici contemporanei, trovando la sua massima espressione in costruzioni note come giardini o foreste verticali. Tale simbiosi mira a migliorare la qualità dell'aria delle città e della vita dei loro abitanti.
Giardini su grattacieli: una proposta di architettura sostenibile
Ultimo aggiornamento: 19 dicembre, 2019

I giardini su grattacieli sono diventati una tendenza nell’architettura contemporanea, nella ricerca di una maggiore sostenibilità. In un’epoca in cui le condizioni del pianeta richiedono una maggiore consapevolezza dei problemi climatici, la scommessa sui grattacieli con giardini è sempre più in aumento.

Si stima che ogni minuto, vengano abbattuti 28.500 alberi sul nostro pianeta. Pertanto, nel tentativo di invertire questa dinamica che tanto male fa al nostro ambiente, gli architetti propongono edifici “verdi” per le nostre città.

Tuttavia, gli architetti che scommettono su queste costruzioni “verdi” intendono evitare che la natura divenga un semplice ornamento. Al contrario, il loro interesse per la natura si esprime nel progettare edifici che accolgano persone e alberi.

Inoltre, le città non cessano di crescere, pertanto il loro skyline sarà dominato da grattacieli versatili. Questi edifici, vere città verticali, dovranno essere autosufficienti, con i giardini come aspetto importante nel raggiungimento di tale obiettivo.

Nelle prossime righe, vi mostriamo una selezione di giardini su grattacieli, ovvero l’integrazione degli spazi verdi nelle strutture architettoniche.

Giardini su grattacieli: Bosco Verticale, Milano

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Bosco Verticale / elmundo.es

La struttura è stata inaugurata a Milano nell’ottobre 2014, nell’area di Porta Nuova. Fa parte di un progetto di riqualificazione urbana molto più ampio, gestita da Hines Italia.

Il progetto, noto come Bosco Verticale, è costituito da due torri alte 80 e 112 metri. Esse ospitano 480 alberi di medie e grandi dimensioni, 300 piccoli alberi, 11.000 piante e 5.000 arbusti. Potremmo dire l’equivalente di 20.000 mq di foresta concentrata su un’area urbana di 1.500 mq, occupata dalle torri.

Il Bosco Verticale, è un edificio residenziale di tipo sostenibile che integra un progetto di riforestazione metropolitana. In tal senso, contribuisce anche alla rigenerazione dell’ambiente e della biodiversità urbana, evitando di espandere in orizzontale la città nel territorio.

Inoltre, ciò che colpisce del progetto è l’intento di rappresentare un modello di densificazione verticale di giardini e foreste naturali. L’intera proposta è pertanto inquadrata all’interno delle politiche di riforestazione e naturalizzazione delle grandi città e metropoli.

Il progetto favorisce la protezione della biodiversità attraverso la creazione di un ecosistema urbano. Inoltre, grazie alla vegetazione, produce un ambiente verticale favorevole allo sviluppo di specie volatili e insetti.

Giardini su grattacieli: La Tour des Cedres, Losanna, Svizzera

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Tour des Cedres / arquitecturayempresa.es

Questo edificio, alto diciassette metri, ha una destinazione prevalentemente residenziale con appartamenti di dimensioni variabili. Inoltre, possiede una vasta area dedicata a uffici, aree di svago e un ristorante panoramico all’ultimo piano.

È stato progettato dall’architetto Stefano Boeri, autore anche del Bosco Verticale di Milano. La particolarità di questo edificio costruito in Svizzera, risiede nel fatto che si tratta del primo grattacielo al mondo ad ospitare sempreverdi.

Caratterizzato da un design dalle linee minimaliste, la facciata risalta per le terrazze sporgenti, realizzate in pannelli di cemento. La composizione della facciata è un insieme di scatole di diversa lunghezza. Esse contribuiscono a creare un’architettura in movimento, sfruttando l’afflusso di luce naturale.

La Tour des Cedres non solo risalta a livello architettonico per l’estetica, ma anche a livello urbano e nel profilo della città. Questo edificio semplice, riveste un ruolo importante nel paesaggio della città, per architettura e volumetria.

Inoltre, introduce una vasta biodiversità di specie vegetali, con il risultato di farlo al centro di una città europea di grande importanza. L’edificio, per via della forma e degli alberi di cedro che ospita, cambierà in base alle stagioni. Non v’è dubbio del fatto che l’edificio diventerà un punto di riferimento nel paesaggio del Lago di Ginevra.

L’idea è che Losanna si trasformi in una città dalle avanguardie architettoniche e costruttive. Oltre ad ad implementare in maniera consapevole della sfida sociale globale, la qualità urbana e ambientale in modo sostenibile.

“Gli alberi sono come individui: ognuno ha la sua evoluzione, la sua biografia e forma.”

Stefano Boeri.

Progetti futuri di giardini su grattacieli

Forêt Blanche. Parigi, Francia

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Forêt Blanche / arquitecturayempresa.es

Lo studio Stefano Boeri Architetti ha progettato una torre per uso misto alta 54 metri. Questo edificio si trova nella regione metropolitana di Parigi, a Villiers-sur-Marne. L’edificio ospiterà oltre 2.000 alberi e piante e un’area equivalente a un ettaro di foresta.

La Forêt Blanche sarà organizzata in appartamenti nei piani superiori, uffici ai piani inferiori e aree commerciali a livello stradale. Inoltre, la vegetazione popolerà i balconi delle quattro facciate dell’edificio.

Le facciate est e ovest saranno caratterizzate da trasparenze per consentire il passaggio della luce solare. Essa attraverserà l’edificio durante il giorno per illuminare gli appartamenti, permettendo di godere della vista panoramica su Parigi.

Hawthorne Tower. Utrecht, Danimarca

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Hawthorne Tower / platformarquitectura.cl

Questa foresta verticale che verrà costruita a Utrecht è il prodotto di un concorso internazionale per la costruzione di un nuovo distretto urbano in Jaarbeursboulevard. Il concorso ha visto come vincitore lo studio Stefano Boeri Architetti.

Battezzato con il nome Hawthorne Tower, questo progetto è concepito come una foresta verticale e sarà una delle due torri pensate per il centro di Utrecht. Con un’altezza di 90 metri, questo edificio sarà ricoperto da 10.000 piante di diverse specie.

Il progetto mira a creare «un’esperienza innovativa di convivenza tra città e natura». Inoltre, grazie alla sua facciata verde, la Hawthorne Tower assorbirà 5,4 tonnellate di CO2. In tal senso, contribuirà a migliorare la qualità dell’aria e della vita della città, oltre che della torre.

Come si può vedere, la tendenza a concepire i grattacieli come giardini è molto forte. Nei prossimi anni si prevede un aumento di tale tendenza, con la presenza di un maggior numero di torri fitte di vegetazione nelle nostre città. In sintesi, l’idea è che la natura debba costituire la spina dorsale dell’architettura.