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Mukimono, l'intaglio vegetale per decorare la tavola

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Conoscete il Mukimono? Si tratta dell'antica arte orientale dell'intaglio vegetale che vi permetterà di creare decorazioni uniche usando frutta e verdura.
Mukimono, l'intaglio vegetale per decorare la tavola
Ultimo aggiornamento: 24 gennaio, 2019

Forse avrete visto le decorazioni mukimono in qualche ristorante giapponese o in una festa a tema. Ma probabilmente il suo nome vi risulta nuovo. Ebbene, grazie a questo articolo vi aiuteremo a conoscere meglio quest’arte orientale che si basa sull’intaglio di frutta e vegetali.

Se avete una passione per il fai da te e cercate nuove idee per decorare la tavola e la casa, ebbene l’arte mukimono sarà la scelta perfetta per impreziosire ogni angolo della cucina o del salotto. Magari in occasione di una festa, una cena elegante o un ricevimento.

Caratteristiche e origini dell’arte mukimono

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Prima di tutto è giusto definire l’arte mukimono: si tratta di una tecnica orientale per decorare frutta e verdura attraverso l’uso di diversi strumenti. Intagliando questi alimenti naturali, vengono dati loro nuove forme. I colori dei pezzi appaiono armonizzati e possono essere utilizzati per scopi decorativi (ad esempio come centrotavola) o serviti come dessert o guarnizione.

L’arte mukimono è originaria del Giappone e, all’inizio, aveva scopi religiosi. Infatti, tutte le “opere” erano usate come offerta in segno di ringraziamento agli dei. Si basa sull’arte floreale giapponese conosciuta come ikebana, che simboleggia l’unione tra cielo, terra e uomo.

Gli antichi maestri orientali intrattenevano i greci presentando le loro decorazioni mukimono durante i banchetti a cui erano invitati, quest’arte arrivò in Europa e venne usata spesso anche durante l’epoca romana. Da lì giunse addirittura in Egitto dove fu molto apprezzata persino dalla leggendaria Cleopatra.

Che cos’è il mukimono?

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Quest’arte è usata principalmente in Asia e ogni paese usa tecniche particolari, a seconda delle loro tradizioni e degli insegnamenti ancestrali. Oltre alle varianti giapponesi e cinesi, un altro dei più noti è il mukimono tailandese. Tra loro, le differenze sono notevoli.

Le verdure più comunemente usate nell’arte mukimono sono: carote, cetrioli, melanzane, peperoni, sedano, zucca, cipolle e ravanelli. Per quanto riguarda i frutti, di solito si usano: cocomero, ananas, mela, melone, papaia e tutti gli agrumi (specialmente arancia e limone).

Lo scopo dell’arte mukimono è che i colori e le forme di frutta e verdura si distinguano, ma anche che si possa godere dei loro profumi e sapori in un modo diverso. E, naturalmente, non bisogna ignorare la componente decorativa, motivo per cui queste sculture sono apprezzatissime in tutto il mondo.

Tecniche dell’arte mukimono

Tra le tecniche più utilizzate nell’arte mukimono possiamo trovare l’altorilievo, che si ottiene intagliando il frutto o il vegetale in modo tale che la figura sporga ben oltre il pezzo. Ma è possibile vedere anche il mezzo rilievo e il bassorilievo, a seconda della posizione e la grandezza della decorazione.

Un’altra delle tecniche usate dal mukimono è la concatenazione, che include l’unione tra più parti per ottenere un lavoro più elaborato, più grande e, naturalmente, più sorprendente.

A cosa si ispira l’arte mukimono? Sostanzialmente imita la struttura di piante, fiori, ornamenti, paesaggi, ma anche parole, foglie, figure geometriche e animali.

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Per lavorare e intagliare un frutto o una verdura rispettando l’arte mukimono, tutto dipenderà dalla trama che si vuole ottenere e dagli strumenti utilizzati. Spatole e coltelli sono molto sottili ed estremamente affilati. Sono simili agli utensili usati per intagliare il legno e realizzare le tradizionali pale d’altare che comunemente si vedono nelle chiese.

In Giappone, coloro che si dedicano all’arte del mukimono sono considerati dei veri e propri artisti. Sono dei maestri in questa disciplina. Quando si ha la fortuna di vedere da vicino questi lavori, mangiare il frutto o la verdura decorata è un vero peccato!

Una volta che i pezzi sono stati intagliati, devono essere conservati in acqua o ghiaccio per evitare che perdano il loro aspetto e sapore. Talvolta possono essere conservati usando succo di limone o aceto.

Quando si pensa alla decorazione di un piatto, probabilmente viene in mente l’immagine del vostro cibo preferito in un ristorante famoso. Al contrario, l’arte mukimono è capace di trasformare un semplice frutto in una vera e propria opera d’arte, forse più adatta a stare in un museo che su un tavolo da cucina.


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Di Clemente, E., Hernández Mogollón, J. M., & López-Guzmán, T. (2014). La gastronomía como patrimonio cultural y motor del desarrollo turístico. Un análisis DAFO para Extremadura. Educación.