Frank Gehry: un decostruttivista tra architettura e design

I progetti di Frank Gehry hanno l'impronta inconfondibile dell'architettura decostruttivista. Le linee curve e sinuose, insieme ai materiali sperimentali, conferiscono movimento ed eleganza alle sue collezioni di mobili.
Frank Gehry: un decostruttivista tra architettura e design

Ultimo aggiornamento: 14 settembre, 2019

Frank Gehry non è soltanto un famoso architetto, ma è anche un eccellente designer di mobili, alla continua ricerca di nuovi stimoli ispirati all’architettura decostruttivista. Perno fondamentale della sua opera, i suoi edifici sono icone di questo stile architettonico.

L’architetto canadese è una delle 10 archi-star più rinomate del XX secolo e, in Europa, ha progettato edifici emblematici come il Museo Guggenheim di Bilbao (Spagna) o Fondazione Louis Vuitton di Parigi (Francia).

Frank Gehry è uno degli architetti che interpreta l’architettura da un punto di vista plastico. Per questo designer, l’architettura è solo un’altra forma di espressione artistica. I suoi progetti non sono semplici edifici, nel senso letterale del termine, ma vere e proprie sculture funzionali.

Gehry è uno degli architetti artefici del decostruttivismo, uno stile architettonico che irrompe nel mondo del design alla fine degli anni Sessanta. Con i suoi mobili della serie Easy Edges o Experimental Edges, Gehry si è guadagnato un posto nell’olimpo del disegno di mobili.

Frank Gehry: dagli inizi alla fama

Gli inizi di Frank Gehry
Fondazione Louis Vuitton, Parigi.

Frank Owen Goldberg, vero nome di Frank Gehry, è nato a Toronto (Ontario, Canada) il 28 febbraio 1947. Laureatosi in Architettura alla University of Southern California (comunemente chiamata USC) nel 1954, proseguì i suoi studi urbanistici alla Scuola di Design dell’Università di Harvard.

Agli inizi degli anni Sessanta, si trasferisce con la famiglia a Parigi, dove lavorò nello studio di André Rémonder. La sua esperienza nello studio di questo architetto gli permisero di entrare in contatto e conoscere il lavoro dei grandi architetti europei, come Le Corbusier.

Nel 1962, torna a Los Angeles per fondare il suo proprio studio, Frank O Gehry & Associates. Con questa firma inizierà una serie di progetti, realizzando nel 1979 il suo edificio più emblematico, la Casa Frank O. Gehry.

Questo progetto fu determinante per la consacrazione della sua carriera. La sua propria casa rappresenta le fondamenta del suo successo come architetto, caratterizzato da uno stile unico e personale.

Fin dai suoi inizi, i progetti architettonici di Gehry furono caratterizzati dall’uso della prospettiva, la sinuosità delle linee e dai materiali insoliti. Frank Gehry predilige materiali come i pannelli metallici, il legno riciclato e il vetro.

L’architetto sviluppa ai massimi livelli le idee del decostruttivismo, movimento architettonico che rompe con i principi basici dell’architettura. Abbracciando questa corrente, segue un’idea di disegno non lineare, con elementi che simulano il movimento costante, creando una visione di caos controllato.

Gli edifici di Frank Gehry: il decostruttivismo a grande scala

1. Museo Guggenheim, Bilbao, Spagna

Museo Guggenheim di Bilbao
Museo Guggenhaim, Bilbao.

Quest’edificio, costruito a Bilbao (Spagna), è uno dei migliori esempi di architettura avanguardista del XX secolo. Con il suo disegno innovatore, il museo ha marcato l’inizio del recupero del lungofiume della città basca.

Frank Gehry applica all’edificio il suo stile inconfondibile. Si ispira alle forme e all’aspetto della pelle di un pesce, interpretando l’edificio come una scultura, una vera e propria opera d’arte. Come nella maggior parte dei suoi progetti, Gehry usa le forme in modo libero, senza nessun tipo di limite geometrico.

2. L’Hotel Bodega Marqués de Riscal, La Rioja, Spagna

Hotel Bodega Marqués de Riscal
Hotel Bodega Marqués de Riscal, La Rioja, Spagna.

Questo progetto si iscrive nello stile architettonico di Gehry, applicando la sua visione personale alla progettazione. Le linee dell’edificio sono sinuose e sensuali, descrivendo curve complesse che definisco masse e volumi.

L’edificio è coperto da uno strato di titanio, colorato di rosa, oro e argento. Questo colori, insieme alla curvatura del rivestimento, danno sfumature e riflessi dai toni rossastri, che ricordano il vino rosso della stessa cantina, il Marqués de Riscal.

LaWalt Disney Concert Hall, Los Angeles, Stati Uniti

Walt Disney Concert Hall di Frank Gehry
Walt Disney Concert Hall, Los Angeles, Stati Uniti.

Dalle forme stravaganti, quest’edificio è un altro esempio dello stile dell’architetto canadese. Le sue linee sembrano sfidare le regole della simmetria e dell’armonia dell’architettura tradizionale. Ancora una volta, Frank Gehry si ispira al mare, e le forme esterne dell’edificio riproducono un vascello, con le vele spiegate.

L’edificio è composto da una serie di volumi interconnessi, ricoperti da un rivestimento d’acciaio. I volumi sono diversi, alcuni di forma ortogonale, altri di forma organica, dalle superfici ondulate. Le superfici vetrate servono da connessione tra i diversi volumi.

L’architettura deve parlare del suo tempo e del suo luogo, contemporaneamente, e aspirare all’eternità.

-Frank Gehry-

I mobili di Frank Gehry: il decostruttivismo a piccola scala

Frank Gehry è un architetto con una passione per le curve e le linee sinuose, e che ama sperimentare con diversi materiali. La sua continua ricerca ha dato come risultato il disegno di mobili unici, nella forma e nei materiali.

Ne sono un esempio la poltrona e la sedia della collezione Power Play. Qeusta collezione realizzata con legno d’acero, curvato al vapore. Un altro esempio interessante è la collezione Wiggle, di mobili realizzati con spessi fogli di cartone economico ondulato, fissati ad angolo retto l’uno rispetto all’altro, e legno.

1. La sedia Power Play

Sedia Power Play di Frank Gehry
Sedia Power Play.

La marca Knoll invita Frank Gehry a disegnare una linea di mobili all’avanuardia. L’architetto inizia un processo sperimentale, che lo porta a sviluppare una nuova visione, modellando materiale e struttura.

Nel 1991, l’archietto presenta la collezione di sedie e tavolini di acero laminato, che vennero esposti per per la prima volta nel Museo d’Arte Moderna di New York (MoMA).

Per Gehry, il design di queste sedie si ispira alla struttura di legno delle casse di mele. Un’epifania della sua infanzia, passata a giocare con le cassette della frutta, che Gehry trasforma in un disegno innovatore ma impregnato di memoria.

2. La sedia Wiggle, Frank Gehry all’ennesima potenza

Sedia Wiggle
Sedia Wiggle.

La sedia Wiggle fu un vero e proprio hit del design di mobili, grazie alle sue forme e al materiale scelto da Gehry. L’importanza di questo disegno è dimostrata dal fatto che si tratta della sedia che ha ricevuto più premi internazionali per il design.

La forma sinuosa di questa sedia, forma una serie di curve, realizzate in cartone ondulato. Nonostante la leggerezza del materiale, è un mobile robusto e stabile, sul quale non si ha la sensazione di essere seduti su un mobile di cartone.

Questo disegno del 1972, è stato concepito più come una scultura che come un mobile. Tuttavia, la firma Vitra decise di farla uscire sul mercato nel 1997.

Questa sedie forma parte di una collezione più ampia, chiamata Easy Edges , che si compone di mobili e sculture di cartone ondulato. Gehry disegnò questa sedia insieme ad uno sgabello.

I mobili di Frank Gerhry sono la risposta, a piccola scala, alla sperimentazione decostruttivista dell’architettura. In sintesi, un adattamento delle forme progettate per le grandi opere, alla scala della vita quotidiana.