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Tips per distribuire i punti luce in casa

3 minuti
I punti luce sono un elemento fondamentale quando si parla di decorazione. Ecco qualche tips che vi aiuterà a scegliere la giusta collocazione delle fonti di luce in casa.
Tips per distribuire i punti luce in casa
Ultimo aggiornamento: 26 luglio, 2020

Illuminare ogni area della casa con la luce adeguata non è semplice come sembrerebbe a prima vista. Distribuire i punti luce è una faccenda da non prendere sotto mano per un risultato ottimale.

Ecco nell’articolo di oggi qualche utile consiglio su come distribuire i punti luce in ogni stanza della casa.

Distribuire i punti luce in bagno

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Il bagno è una delle stanze in cui dobbiamo fare più attenzione a quali e quanti fonte di luce applicare; un’illuminazione non adeguata rischierebbe di lasciare vari punti in ombra. A prescindere dalle dimensioni del bagno, è sempre opportuno posizionare almeno due punti luce in due punti diversi, ma se il bagno è molto ampio è consigliato metterne di più.

La prima luce, che denomineremo centrale, è da posizionare sul soffitto. La seconda, quella ausiliare, dovrà essere riposta in cima allo specchio. Così facendo potremo specchiarci comodamente senza risultare in ombra.

Le luci del bagno devono essere bianche e potenti per evitare ombre indesiderate. Inoltre, assicuratevi che le spine siano ben lontane dalla vasca o dalla doccia per evitare incidenti domestici.

Distribuire i punti luce in cucina

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Le luci in cucina vanno posizionate secondo una regola simile a quella del bagno: trattandosi di uno spazio di lavoro, è opportuno creare diversi punti luce così da non creare zone d’ombra.

Una luce dovrà necessariamente dare sul piano da cucina, maggiormente utilizzato per lavorare e più difficile da illuminare naturalmente. Le luci possono essere le stesse del bagno, bianche e potenti. Se ne avete la possibilità, scegliete delle lampade alogene di piccole dimensioni da accendere con interruttori separati, troverete un guadagno anche in bolletta.

Un altro metodo per ridurre i consumi è quello di usare lampadine a basso consumo, pensate per essere usate per un periodo di tempo più lungo. Un’altra alternativa di illuminazione per la cucina sono i neon, che possono essere riposti lungo il bancone o sotto i mobili.

Come illuminare il salone?

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La zona del salone è uno degli spazi più difficili da illuminare in una casa. Il tipo di illuminazione dipende naturalmente dall’ampiezza della stanza, ma in linea generale è necessaria una fonte di luce principale e, se non sufficiente, una serie di lampade secondarie.

Le lampade possono essere da soffitto, distribuite omogeneamente su tutta la stanza ma accendibili separatamente grazie a specifici interruttori, oppure da terra. Le luci del soffitto servono, per esempio, per illuminare il tavolo o la zona della TV, mentre le lampadine sono utili per ottenere una luce più diffusa per leggere sul divano.

Nelle stanze da letto

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La stanza da letto è l’area che usiamo principalmente per dormire e riposare. Per questo, generalmente sarà sufficiente una luce principale, calda per stimolare il relax e il riposo.

A differenza delle zone giorno come cucina o bagno, questa luce dovrà avere un tono giallo e più soffuso. Potete inoltre aggiungere delle luci ausiliari attraverso delle lampadine o abat jour sui comodini accanto al letto.

L’importanza delle aree di passaggio

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Le aree della casa denominate di passaggio sono l’atrio e i corridoi, se presenti. Se il corridoio è lungo o svolta creando una curva, la scelta migliore è optare per dei piccoli alogeni con interruttori individuali per poter illuminare soltanto alcune aree alla volta. Per quanto riguarda l’atrio, un’unica luce sarà a sufficienza per illuminare un’area che di solito non è molto grande.