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Perché la finitura a buccia d’arancia è diventata di moda?

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La finitura a buccia d’arancia era di moda negli anni ’60 e malgrado i detrattori, alcuni non hanno il coraggio di rimuoverla dalle pareti. Oggi vi spieghiamo tutto a proposito di questa tecnica e qual è la sua condizione attuale.
Perché la finitura a buccia d’arancia è diventata di moda?
Ultimo aggiornamento: 05 settembre, 2018

La finitura a buccia d’arancia divenne comune in Europa durante gli anni ’60, in un’epoca di urbanizzazione di massa. In questo periodo un numero enorme di persone si spostò dalle zone rurali verso le città.

Questo esodo è stato alla base del boom edilizio che diete origine a quei quartieri operai che sembravano veri e propri alveari che vediamo in ogni grande città. È stato qui che si sono viste le prime finiture a buccia d’arancia, che presto raggiunsero anche le altre abitazioni nuove del centro.

Attualmente la finitura a buccia d’arancia non è più molto usata, e tuttavia sta tornando di moda. Sono comunque molte però le persone che richiedono di rimuoverla dalla propria casa.

Nell’articolo di oggi vi raccontiamo tutto sulla finitura a buccia d’arancia, perché è piaciuta tanto e come viene vista oggi.

Cos’è la finitura a buccia d’arancia?

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Si tratta di una tecnica decorativa o meglio di uno stile di pittura. Consiste nello stendere sulla parete una pittura più densa del normale, in particolare pittura a tempera. Essendo più densa forma dei grumi o delle gocce.

In base allo spessore della pittura a tempera la parete può avere una texture più o meno compatta. Il risultato è una parete completamente rugosa.

Perché la finitura a buccia d’arancia divenne di moda?

Precedentemente abbiamo fatto riferimento all’origine di questa tecnica per imbiancare le pareti negli anni ’60, per via dei massicci movimenti di popolazione contadina verso le città.

Le case costruite nei quartieri popolari furono tra le prime ad essere dipinte con questa tecnica.

Questo avvenne perché la finitura a buccia d’arancia si rivelò il miglior alleato per dissimulare le imperfezioni alle pareti di questi edifici. Era una risorsa economica e facile da sfruttare.

Inoltre, dopo aver applicato la pittura a tempera e ottenuto una parete rugosa senza difetti visibili, si poteva applicare qualsiasi colore. Questo rendeva le pareti perfette e persino innovative per l’epoca.

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Di fatto, questa tecnica divenne di moda negli anni ’60 e si estese fin quasi all’anno 2000, quando iniziò il suo declino. La perdita d’interesse iniziò quando si associò a questa tecnica una connotazione negativa.

La buccia d’arancia era vista come una finitura mediocre per rimediare imperfezioni o errori di costruzione. Per questo motivo divenne sinonimo di lavoro dozzinale.

Oggi…

La finitura a buccia d’arancia è stata di moda per molti anni. Senza dubbio, però, a partire dall’anno 2000 si è registrata una perdita di interesse.

È chiaro che ci sono ancora tante case di quegli anni che hanno ancora questo tipo di finitura alle pareti.

Ma oggi sono sempre di più le persone non la apprezzano e che vogliono rimuoverla. Non solo perché la si considera una tecnica mediocre, ma perché è molto antiquata.

Per questo gli immobiliaristi e i proprietari di case che devono vendere la loro proprietà includono nelle descrizioni il tipo di finitura delle pareti.

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Anche se sono in tanti quelli che decidono di acquistare case che abbiano la finitura in buccia d’arancia, lo fanno pensando di levarla. Di fatto, uno degli interventi più richiesti oggi è quello di togliere questo tipo di effetto dal muro.

Ma c’è anche chi la pensa diversamente. Ultimamente si affermano i gruppi che scommettono sul ritorno dell’impiego di questa tecnica.

Rivendicano questo ritorno non come un modo mediocre di lavorare ma in ricordo del passato. Chi sa se in quest’epoca che conosce un grande amore per il passato e per il vintage la finitura a buccia d’arancia tornerà alle nostre pareti?

Conclusione

Il fatto che la finitura a buccia d’arancia fosse di moda durante gli anni ’60 non implica che non possa tornare. Per tutti i romantici e gli amanti del vintage rappresenta una forma di valorizzazione del passato.

Contrariamente a quanto possano pensare i detrattori, sono numerosi i designer e gli arredatori che scommettono sul rientro della finitura a buccia d’arancia solo come una maniera diversa di dare una texture alla parete di una stanza.

D’altra parte però va sottolineato che lo svantaggio principale di questa tecnica è che conferendo alla parete una consistenza rugosa non è possibile applicare dei vinili decorativi, che sono tanto di moda ultimamente.

Inoltre le gocce alle pareti creano chiaroscuri che bilanciano il fatto che la pittura non abbia una finitura omogenea.