Case vittoriane: lo stile architettonico delle dimore inglesi del XIX secolo
Oggi andiamo in Inghilterra per conoscere uno degli stili architettonici più femminili che esistano. Come dice il nome, le case vittoriane fanno la loro apparizione durante il regno della Regina Vittoria.
Con questo termine si indica uno stile ispirato ai vecchi stili architettonici che presenta però delle varianti con caratteristiche specifiche. Le facciate elaborate, le torri, i tetti e le finestre a punta, gli archi e le finestre ad arco (bow windows) ci ricordano continuamente le vecchie case delle bambole.
Le case vittoriane hanno catturato la nostra attenzione per due secoli. I loro interni ci mostrano altri modi di vivere, di pensare e di presentarsi in società.
Lo studio degli elementi architettonici di queste case ci aiuta a comprendere i radicali cambiamenti sociali che si sono verificati in quel periodo storico. In fondo, le nostre case sono una proiezione di noi stessi e della società in cui viviamo.
La storia delle case vittoriane
Le case vittoriane fecero la loro apparizione intorno alla seconda metà del XIX secolo. Rappresentano delle interpretazioni eclettiche di stili architettonici più antichi come il gotico medioevale e il romanico.
Divennero estremamente popolari nel Regno Unito durante la rivoluzione industriale grazie al fatto che le ferrovie potevano trasportare i materiali per le costruzioni dove erano necessari; invece di utilizzare solamente quelli presenti in zona. Questo è il motivo per cui la costruzione delle case vittoriane fu così prolifica in tutto il Regno Unito.
Inoltre, questo tipo di architettura fu molto utilizzata anche negli Stati Uniti d’America, in Australia e in Nuova Zelanda. Le differenze geografiche e le diverse fonti d’ispirazione hanno dato origine ad alcune variazioni di stile, sebbene abbiano mantenuto molti elementi comuni.
Caratteristiche generali dell’architettura vittoriana (case)
Nonostante le differenze, le case vittoriane presentano delle caratteristiche distintive che le definiscono:
- Tetti inclinati a due falde.
- Angoli arrotondati.
- Torri, torrette e abbaini.
- Finestre Shapely.
- Vetrate.
- Carpenteria ornamentale molto decorata.
- Colori luminosi.
- Due o tre piani.
- Planimetrie con stanze aggiunte.
- Soffitti molto alti.
- Scale molto decorate.
- Caminetti (quasi in ogni stanza).
Tipi di case vittoriane
All’inizio, la maggior parte delle case erano fatte in pietra, ma in seguito il legno sostituì gradualmente questo materiale. Il periodo dell’architettura vittoriana va dal 1825 al 1901. I progetti si ispiravano alla storia, alla natura, alla geometria e alle vite dei proprietari dell’edificio.
- Gotico rinascimentale (1830-1860). Le case vittoriane in stile gotico rinascimentale si ispiravano alle chiese medioevali europee. Le principali differenze si trovano nei soffitti inclinati, negli archi a punta e nei frontoni decorati con una delicata cornice di legno chiamata vergeboard.
- Stile italianeggiante (1840-1870). Seguendo il modello delle ville rinascimentali italiane, le case presentano in genere due piani. Contrariamente agli altri stili vittoriani, le case dallo stile italianeggiante hanno soffitti più bassi e ampi cornicioni. Tuttavia, rimangono fedeli allo stile architettonico vittoriano presentando degli elementi ornamentali.
- Stile Napoleone III o Secondo Impero (1852-1870). Le influenze di questo stile provengono dalla Francia e più precisamente dal periodo del regno di Napoleone III. Le case tendono ad avere una semplice pianta quadrata o rettangolare. Tuttavia, hanno un certo carattere. All’esterno presentano degli elementi di carpenteria decorata e all’interno dei soffitti a volta.
- Folk Victorian (1870-1910). Queste case sono una versione più semplice delle tipiche case vittoriane. Sono più piccole, con una pianta quadrata, senza torri e con planimetrie meno complesse. Gli ornamenti decorativi sui portici ci mostrano le radici vittoriane dei progetti.
- Stile Queen Ann (1875-1905). Forse, questo è il più famoso di tutti gli stili vittoriani. Le case presentano degli ornamenti appositamente decorati, tetti a due spioventi, torri arrotondate e grandi finestre sia funzionali che decorative.
Gli interni
Gli interni delle case vittoriane riflettono la personalità dei proprietari o dei costruttori. L’architettura vittoriana si caratterizza per l’importanza data all’ordine e agli ornamenti. Molte case hanno nella parte anteriore della casa degli spazi formali per l’accoglienza degli ospiti. Ad esempio, il salone e la sala da pranzo.
Le cucine sono piccole e nascoste. Oltre all’edificio principale, di solito, era presente quella che era conosciuta come la “proiezione posteriore” che ospitava la cucina, la dispensa e un bagno esterno. Non si cucinava mai in pubblico. La cucina era considerata uno spazio privato, così come l’intera “proiezione posteriore” della casa.
Le uniche stanze aperte al pubblico erano quelle dedicate all’accoglienza che, solitamente, erano molto formali. Questa è sicuramente una delle differenze principali tra una casa vittoriana costruita nel XIX secolo e una attuale.